Il testo e la pubblicità non bastano più. Ma non solo. La vita dei giornali ormai dipende dai lettori e dal giornalismo di eccellenza. Il che vuol dire da una informazione o contenuto di qualità. Lo scrive il Report 2020 del New York Times (Nyt), risultato di un gruppo di studio che ha analizzato lo scorso anno l'attività sulla carta stampata e sul digitale di uno dei quotidiani più importanti al mondo. Il Nyt appunto. Più dei ricavi e dei click il report si sofferma sulla necessità di riformare la qualità dell'informaizone, più agile e più partecipativa. Con linguaggi e forme adatte ai lettori che devono diventare parte del racconto. Nessun accenno – da qui la delusione – invece alle cause vere della crisi della informazione d'oltremanica. La crisi di abbonati e lettori è prima di tutto crisi "etica". Etica dell'informazione. I continui attacchi di Trump vs le falsità dei media avrebbero dovuto, forse, far aprire di più gli occhi su un capitolo esiziale come quello della produzione di cattiva informazione o dis-informazione delle notizie. Che il Nyt adesso lanci l'allarme è importante, ma non sufficiente appare la scaturigine.
Antonello cavallotto
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