mercoledì 28 giugno 2017

Adozioni gay. Ecco guerra lampo della Merkel


Ah potenza dell'amore coniugale. E' bastata una visita privata presso la casa di una famiglia di donne gay per convincere la cancelliera Angela Merkel a dare l'appoggio suo e del partito alla legalizzazione delle adozioni gay per i matrimoni omosessuali. 
Non che la notizia ci turbi più tanto, vista la degenerescenza di questa nostra Europa e civiltà (una volta chiamata cristiana). Ma il fatto che la Merkel sarebbe favorevole alle nozze ed adozioni gay sulla scia di una semplice visita casalinga, è veramente troppo per farla passare come "esperienza decisiva". 8 bambini 8 affidati dallo Jugendamt, il servizio sociale per i giovani, avrebbe illuminato Angela alla  conversione.

Eh diamine, se lo Jugen permette questo, chi sono io – si sarà chiesta la Cancelliera  per oppormi all'adozione gay ?  E cos' quando il Bundestag a settembre la legge sul "matrimonio per tutti" oltre ai voti favorevoli dei socialdemocratici di Schulz, dei verdi e dei liberali, ci sarà anche il CDU di Angela.

Tranne forse, l'ultima sacca di contrari della CSU bavaresi. Ben poca roba per le ultime barriere della famiglia.  

sabato 10 giugno 2017

“I cani come i bambini”, cattiva informazione sul Corriere della Sera

Di Enzo Pennetta

Sulla linea di una pretesa uguaglianza tra animali ed esseri umani che vede nel bioeticista Peter Singer il suo più noto esponente, il Corriere della Sera ha pubblicato il 6 giugno una notizia scientificamente infondata e dalle implicazioni antropologiche molto forti.
"Ma i cani possono essere gelosi?" un titolo in sé insignificante, una domanda che non avrebbe sfigurato in un talk show di bassa fascia nasconde il realtà un messaggio molto forte, come riportato nel sommario pubblicato in home page del quotidiano di via Solferino: "Possibile che provino emozioni come bambini"

Leggiamo nell'articolo:

"si è visto che i bambini dai sei mesi di vita manifestano gelosia, in presenza di qualcuno che può competere con loro nell'affetto e nelle cure. Questo ci fa ipotizzare che dunque emozioni complesse ci possano essere anche nelle altre specie e il cane è un modello perfetto per i nostri studi"

Solo ipotesi dunque non supportate da alcuna prova. Paragonare la mente del cane a quella del bambino (oltre i sei mesi di età) significa rendere quella del bambino fino ai sei mesi inferiore a quella di un animale, significa affermare cioè quella pretesa superiorità della vita animale su quella umana in certe fasi della vita giustificando così in modo parascientifico aborto ed eutanasia, proprio con gli stessi argomenti di Peter Singer.
Lo studio in questione viene condotto dalla prof. Emanuela Prato Previde, professoressa associata e docente di psicologia generale alla Università Statale di Milano e ha l'illuminante titolo di "canis sapiens" che trasmette proprio l'idea di una infondata e antiscientifica uguaglianza tra cane e Uomo.

(L'articolo del Corriere della Sera è consultabile al seguente link: http://27esimaora.corriere.it/amici-di-casa/17_giugno_02/amici-casa-gelosia-cani-47f53280-4744-11e7-b4db-9e2de60af523.shtml )





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