venerdì 15 dicembre 2017

Biotestamento. Chapeau a radicali e cattodem. Ma ce ne ricorderemo.

Oggi l'Italia si è svegliata più felice e più contenta. Ma sì più civile. Più thanatos ( parola greca che vuol dire: morte) più bios ( parola  che per pudore andrebbe proprio cancellata ).
Ok. Va bene. Il bio-thanatos- testamento è finalmente - come dicono i pensatori unici - legge. E Chapeau per Welby e Coscioni, e Bonino e Saviano e magari anche per qualche berretta cattodem in quel di Sant'Egidio.
Tutti commossi, esultano ringraziano per l'en(nesimo)dorsement di Francesco.
Ma fu vero endorsement visto che Avvenire e la Conferenza episcopale ne bocciano l'impianto? Non lo so. Ma è inutile piangerci addosso e adesso!     
Certo resta l'inutilità o impotenza di quei quattro milioni di no, portati in piazza da tante persone da tante famiglie e da tanti gruppi e movimenti della società civile e anche cattolici e anche ultrà (se è così che alcuni ci chiamano).
E adesso? Adesso non resta che aspettare la prossima legge (civile) all'interno del declino del pendolo etico in favore, e perché no, e già lo si dice, di una nuova legge ancora più moderna e in linea con i paesi civili, che si chiama legge per l'eutanasia.In fondo la possibilità di morire bene appena varata non dovrà dipendere dal fatto che si possa ora morire di fame o di sete e che lo si possa fare attraverso un fiduciario. la nuova legge sul bio-thanatos- testamento dovrà andare oltre. E vedremo allora a quali mostruosità mascherate da libertà il fine vita arriverà.  
Ma statene certi noi, che eravamo in piazza lo scorso anno, ce lo ricorderemo.



Antonello Cavallotto        

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