martedì 5 aprile 2016

E lascialo morire questo Saviano

Ci tiene così tanto Il Saviano nazionale a far morire le persone, che senza  incertezze, dubbi o titubanze su L'Espresso di questa settimana candida al premio Strega "La casa blu" di Massimiliano Governi. La storia di uomini e donne che vanno in Svizzera in Olanda e in Belgio per
morire dolcemente, pardon per vivere dignitosamente l'ultimo respiro avendo accanto familiari comprensivi e l'empatia dei militanti del partito e dei simpatizzanti del partito della morte, quei radicale dell'associazione Luca Cascioni che tanto piacciono a lui, il Roberto Saviano nazionale il maestro della fallacia che assicura che leggere libro è infatti come fare una preghiera, come innalzare un inno alla vita (sic!). Far morire adesso e far vivere. Apoteosi dell'eutanasia. Ma dai Saviano non è un po' troppo?  Ad ogni modo poiché concludi il tuo articolo ricordando e commuovendoti per la vita dignitosamente vissuta nell'ultimo respiro dei suicidi: Welby, Magri e Troilo, ricordo la fine di tanti (purtroppo) a mei cari che in fin di vita, volevano vivere e che nell'ultimo respiro con dignità e coraggio hanno affidato la loro vita al vincitore della morte.

Antonello Cavallotto
 

Caro "titolista", non manipolare gli articoli

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