giovedì 31 marzo 2016

Siamo ancora esseri umani sì, ma fino a quando ?

L'Olanda mette la bando le minigonne per non urtare i musulmani e la Consulta rompe l'autolesionismo creativo sull'embrione. Così. Alla faccia della solita esigenza della scienza a manipolare e produrre embrioni come carne in scatola, il 23 marzo la nostra Corte (Costituzionale, e non è poco) ha respinto un ricorso del Tribunale di Firenze che chiedeva il riconoscimento del diritto di utilizzare a scopi scientifici (scopi scientifici ?) gli embrioni crio- (sic !) congelati.

E' infatti con questi termine parascientifico che viene vergognosamente accettata e ibernata la vita umana infantile. Ma l'embrione, ha detto la Consulta, non è un prodotto ma una persona. E se persona, deve ricevere la stessa tutela giuridica così come  prevista per tutti noi.  Via quindi ogni linguaggio o pudore politicamente corretto. Di questi tempi, scusate, non è poco. ma già alcuni vedono nella sentenza già alcune  crepe. La tanto sbandierata dignità dell'embrione non sarebbe infatti intangibile. E la Corte parrebbe aver messo le mani avanti dichiarandosi incompetente in materia. Insomma è come se avesse detto ai nostri cari scienziati. Ehi. Ricordatevi che siamo essere umani fin dall'inizio ma se volete proprio usare gli embrioni rivolgetevi al Parlamento, non a noi. 
La sentenza come si vede ha piedi d'argilla.


Antonello Cavallotto

martedì 29 marzo 2016

La teoria della singolarità e il codice neurale


Un articolo pubblicato su Le Scienze il 26 marzo 2016 con il titolo "La teoria della singolarità e il codice neurale" affronta un'idea davvero al limite: l'inserimento della coscienza umana in un computer, qualcosa di francamente assurdo ma sostenuta da qualcuno che di informatica se ne intende, Ray Kurzweil, un vero guru della Silicon Valley.
A quanto scritto su Le Scienze va aggiunto che l'idea di inserire la coscienza in un microchip è nata nell'ambito del movimento transumanista, un termine coniato nel 1957 dal biologo evoluzionista Julian Huxley,  un'idea che viene rigettata come poco scientifica nell'articolo in questione pubblicato in originale su Scientific Alerican del 22 marzo.
L'analisi scientifica riportata su Le Scienze mostra che le conoscenze attuali sul funzionamento del cervello sono del tutto inadeguate per poter pensare di aver compreso un fenomeno come la coscienza e quindi l'idea di un suo trasferimento risulta infondata.

Enzo Pennetta

giovedì 24 marzo 2016

Pasqua dei neo-diritti. Mangi dall'albero e ottieni

Orbene eccoci a Pasqua. Tempo di Passione e di Gioia. Tempo di polemiche vegane su agnelli e sentenze equine: due mamme, grazie ad una sentenza del giudice Cavallo, potranno adottare il figlio aprire l'uovo e festeggiare appieno del frutto dell'albero della tecno-scienza che in questo eone pare imperante e inquietante nell'illudere i reclamanti a farsi come Dio. O più di Dio poiché fare e creare e decidere sula vita e morte degli altri è un diritto immarcescibile irrefrenabile. E perché poi limitarsi in questo mondo semi-buio e semi-silenzio di coscienze ipnotizzate dal compra e ottieni della fabbrica dei nuovi diritti, dal mito dell'autodeterminazione assoluta ?
Mettendo a posto la libreria ho trovato e riletto Candide, di Voltaire. Poverino. Benché gliene capitassero di tutti i colori, si ostinava a credere che nonostante tutto, il suo fosse il migliore dei mondi possibili. Beato lui.  


Antonello Cavallotto          

giovedì 17 marzo 2016

Mamma o non mamma ?

Sulla Meloni sindaco e mamma "La Stampa" ha lanciato un sondaggio online. Secondo voi il ruolo di mamma e quello di sindaco sono compatibili ? Per il 40% sì, no per il 60%. a differenza del giornale a noi stupisce non il 40 ma il 60.
Perché saranno pure analisi prive di valore scientifico, trattandosi delle (solite) pseudo-rilevazioni di campioni non elaborati "scientificamente" dati ai lettori ingenui, comunque resta che sono sempre indicativi o me rivelativi - udite, udite, o meglio leggete, leggete e non scandalizzatevi - di una certa mentalità come dire quasi innata e "naturale" che ancora resiste e circola magari proprio in quelle testoline e in quel sangue e cordone ombelicale di donne magari già mamme o desiderose di esserlo.
Ora, ma davvero si può sostenere che una donna in attesa o appena madre possa per giunta fare il massacrante lavoro di sindaco in una città come Roma che non è Velletri ?  ve la vedete voi la Meloni che ha fatto l'alba perché alle tre il suo bebè piangeva e cercava il latte del seno, arrivare in Campidoglio, che è sempre un monte e qui sullo scranno più alto dell'aula Gilio Cesare governare o cibarsi le invettive delle opposizioni e non magari addormentarsi per recuperare le forze con buona pace degli oratori ottimi papà intercambiabili ?
Al liceo un canuto professore sosteneva che nell'antica Grecia e Roma far politica era una cosa brutta sporca e cattiva. Per questo i padri coscritti la vietavano alle donne.
Un divieto com'è giusto che sia, caduto. Nulla vieta oggi a una donna mamma di scegliere e decidere e governare e far politica nella e per la Polis. Ci mancherebbe. A meno che, a meno che gli uomini-mammi  una realtà che è già dell'oggi,  non rivendichino a breve il diritto esser sindaci surrogati. In fondo scrive oggi Claudio Magris sul Corsera, "conosco gay che sono ottimi genitori di piccoli avuti da una madre e non da un utero in affitto. Ma un figlio nasce da un uomo e una donna e la sua maturazione è arricchita dalla diversità". Il che detto da Magris sa quasi però di bocciatura oi di mozione di sfiducia.

Antonello Cavallotto                
    

martedì 15 marzo 2016

Care vecchie e fragili femministe

Erdogan manda la polizia a occupare la redazione del quotidiano a lui ostile, Zaman, e noi non abbiamo altro che da fare o da leggere di un Vendola e della sua compera surrogata condita in salsa del solito lessicalmente s-corretto linguaggio a mainstream progressista. Comprare un bambino per un parlamentare non è reato. Che bellezza, care ex ragazze femministe ! Col tasso zero, meno di un rimborso spese, la gravidanza coatta è senza interessi.
Stamattina il tg3 - dico tg3 - ha ricordato e riproposto le immagini e le parole di madre Teresa di Calcutta  contro l'aborto. Una svista straordinaria. Chissà se replicheranno stasera. Infine e proposito di Vendola. E' certo. Portando l'orecchino, è lui la mamma surrogata.

Antonello Cavallotto 
      

giovedì 3 marzo 2016

Sul monopolio Repubblica-Stampa



La fusione è ufficiale. E oggi ne parlano tutti i giornali. Repubblica e Stampa diventano un unico gruppo. Una fusione che solo al Foglio non preoccupa. Non così invece al Fatto di Travaglio; men che mai al Giornale di Sallusti, il quale nell'editoriale ironicamente denuncia. Come mai nessuno adesso si lamenta di questo mega polo editoriale che di fatto andrà a controllare ben oltre il 20 per cento dell'informazione prodotta in Italia. E adesso poco conta che la Fiat di Elkann, uno dei due soci - l'altro è De Benedetti o Gruppo Espresso - oltre a La Stampa molli anche il Corriere nazionale. Spiccioli per il duopolio o monopolio editoriale appena nato. Le nozze daranno presto vita ad un unico organo ufficiale della supercorazzata sinistra laica come si diceva una volta oggi più a tema. liberal del pensiero unico o politicamente corretto. E questo deve preoccupare. Perché più informazione si omologa e più diminuiscono gli spazi di libertà di chi magari la pensa in senso opposto sui temi etici e bioetici a noi cari. La Costituzione dice che tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il pensiero con la parola e con lo scritto. Sì. Ma dove ?


Antonello Cavallotto

martedì 1 marzo 2016

Aborto: l'obiezione e la coscienza


Il 28 febbraio è stato pubblicato sul Corriere della Sera l'articolo "Aborto: l'obiezione e la coscienza", un reportage sull'elevata percentuale di obiettori di coscienza nelle strutture sanitarie pubbliche.

L'articolo si apre con il riferimento ad un'iniziativa del gruppo attivo su Twitter con l'hashtag  #ObiettiamoLaSanzione, una realtà che si è formata in opposizione alle recenti sanzioni economiche varate nei confronti dell'aborto clandestino. Il gruppo in questione ha anche scritto su tale argmento una lettera aperta all'On. Laura Boldrini, Presidente dell'Intergruppo parlamentare per le donne, i diritti e le pari opportunità, redatta da 13 firmatarie (tra giornaliste e attiviste) e un sito.
Il riferimento ad una campagna su Twitter e ad una lettera aperta firmata da 13 persone, appare oggettivamente debole all'interno dell'inchiesta e costituisce poco più che uno spunto di colore per l'apertura dell'articolo.

A seguire vengono riportate diverse opinioni sull'argomento supportate da quattro interviste in video di cui tre critiche verso l'obiezione e una a favore. Da esse emerge una critica generalizzata verso gli obiettori di coscienza che vengono accusati dagli intervistati di accampare argomenti pretestuosi. Tra gli obiettori appare invece diffusa una tendenza alla riservatezza e a non parlare degli argomenti dei non obiettori.

Complessivamente emerge un servizio approfondito ma sbilanciato nel proporre una maggioranza di pareri contro l'obiezione di coscienza. 
Un servizio che, nonostante tale carenza di equilibrio, non impedisce però che vengano espressi, anche con grande efficacia, alcuni argomenti degli obiettori.

Enzo Pennetta

Caro "titolista", non manipolare gli articoli

TPINEWS pubblica un articolo informativo intitolato: " Cos’è il nuovo gruppo parlamentare “Famiglia e Vita”, che vuole combattere contr...