Eppure c'erano migliaia di persone e il luogo e il tempo non potevano non interessare gli organi di stampa. Eppure, direte a vostra discolpa, cari colleghi e amici cronisti, che c'erano anche troppe cose che non potevate riportare: tipo per una stampa sanamente laica, la recita peregrinante di rosari, preghiere e litanie di fede.
Su di questi come costruire il "pezzo", mica siamo papalini. Ma giornalisti laici e politicamente corretti. Ci mancherebbe. Anzi Voi sostenitori e partecipanti della marcia, dovreste ringraziarci. Anche per la qualità dell'informazione data. Vi abbiamo citato certi vostri personaggi, e gruppi e delegazioni estere, diciamocelo, troppo "omofobe" come l'Ungheria o la Polonia - per non scriver poi di certi di Santa Sede in odor di "dubia" - che era giusto far sapere al lettore, quello vero, quello senza pregiudizi e sanamente laico.
Non è una scusa. Ma, caro collega, la notizia del giorno, se vogliamo dircela tutta, era la marcia di Grillo. E scusa se è poco. Vuoi mettere i neo-francescani pentastellati con voi, 'non negoziabili'? E già. Vuoi mettere? Bene vedo che adesso ci capisci. In fondo anche tu avresti fatto lo stesso. La difesa della Vita oggi non fa vendere.
Antonello Cavallotto
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