giovedì 27 aprile 2017

REPORTER FUORI LUOGO

L'Italia risale qualche posizione. Dal 77° al 52° posto. Lo riporta il Rapporto mondiale sulla libertà di stampa stilato da Reporter senza frontiere, una sorte di Ong della libertà di pensiero, ma di cui non si dovrebbe avere, io non ne ho mai avuta, troppa fiducia. Un po' come i Medici senza frontiere di Gino Strada che sulle questioni di bioetica proprio neutrali in fondo non sono.

Ma ad ogni buon conto, io non mi sento minacciato da Grillo. Anche se pubblica i  nomi dei giornalisti in liste di proscrizione. Semmai di questo 52° posto. Che vuol dire che in quanto a correttezza dell'informazione c'è ancora di strada da fare.
Per questo io consiglio di ragionare ed avere più paura di questa stampa, specie quella cosiddetta autorevole che fabbrica consenso e che gioca con le parole e con le informazioni. E se dunque l'informazione va male non è colpa di Grillo. Semmai di tante penne che dis-informano  e limano, a loro piacere, anche la libertà dei lettori.
Non scherziamo quindi. E non confondiamo i politici anche se ex comici, con il vero problema che ha origine dalla categoria.
Non siamo in Turchia anche se un pensierino alla categoria non farebbe male. Ma non dai potenti  è in pericolo la democrazia, ma dal pensiero unico delle grandi testate.         

 

Antonello Cavallotto

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