lunedì 19 dicembre 2016

Pillola del quinto giorno. Perché lamentarsi ?

L'ufficio stampa della Società Medica Italiana per la Contraccezione (SMIC) mi scrive:

"Caro collega,

ti invio la dichiarazione del Presidente della Smic Emilio Arisi che sollecita il ministero Salute ad aggiornare l'elenco dei medicinali che le farmacie sono tenute a detenere obbligatoriamente consentendo così alle donne di accedere ovunque alla Pillola dei cinque giorni dopo, farmaco che ha avuto un merito significativo nella forte riduzione degli aborti nel 2015 (Relazione ministero Salute legge 104.

 

Dunque la SMIC sollecita il ministero della Salute ad aggiornare l'elenco dei medicinali delle farmacie dei contraccettivi "ordinari" e quelli "d'emergenza". Ponendo fine così a quell'esodo ingiusto che vede le donne costrette a peregrinare come profughe da una farmacia all'altra per reperire la pillola dei 5 giorni poiché l'eventualità di far nascere un bambino da rottura indesiderata, non del bambino, ma magari del contraccettivo è questa sì sfiga e jattura imperdonabile o infame.
Così tolto l'obbligo di ricetta per le neo maggiorenni, il dolce, si fa per dire, declino morale porta con sé la maggiore fruibilità di accesso all'anticoncezionale del quinto giorno. da qui la gioia di far diminuire le interruzioni volontarie di gravidanza. Come riporta la Relazione della Lorenzin. Tutto in linea. Tutto ok. Di che lamentarci? Evviva l'inverno demografico.  Evviva la società filantropica della SMIC.

 

Antonello Cavallotto

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