lunedì 22 maggio 2017

Marcia della Vita. Chi l'ha vista, chi l'ha scritta?


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 Eppure c'erano migliaia di persone e il luogo e il tempo non potevano non interessare gli organi di stampa. Eppure, direte a vostra discolpa, cari colleghi e amici cronisti, che c'erano anche troppe cose che non potevate riportare: tipo per una stampa sanamente laica, la recita peregrinante di rosari, preghiere e litanie di fede.
Su di questi come costruire il "pezzo", mica siamo papalini. Ma giornalisti laici e politicamente corretti. Ci mancherebbe. Anzi Voi sostenitori e partecipanti della marcia, dovreste ringraziarci. Anche per la qualità dell'informazione data. Vi abbiamo citato  certi vostri personaggi, e gruppi e delegazioni estere, diciamocelo, troppo "omofobe" come l'Ungheria o la Polonia - per non scriver poi di certi di Santa Sede in odor di "dubia" - che era giusto far sapere al lettore, quello vero, quello senza pregiudizi e sanamente laico.
Non è una scusa. Ma, caro collega, la notizia del giorno, se vogliamo dircela tutta, era la marcia di Grillo. E scusa se è poco. Vuoi mettere i neo-francescani pentastellati con voi, 'non negoziabili'? E già. Vuoi mettere? Bene vedo che adesso ci capisci. In fondo anche tu avresti fatto lo stesso. La difesa della Vita oggi non fa vendere.
Antonello Cavallotto

martedì 16 maggio 2017

I batteri migranti sono politicamente corretti

Di Enzo Pennetta


"L'arrivo dei migranti fa bene alla salute", così titolava la rivista LEFT il 10 maggio scorso, citando con conveniente tempestività un articolo pubblicato proprio lo stesso giorno dal quotidiano La Stampa col titolo "Sempre più allergici e malati. Ma a rafforzare i nostri bimbi saranno i microbi africani".

La tesi è di  Duccio Cavalieri, professore al dipartimento di Biologia dell'Università di Firenze, il quale sostiene che un gran numero di patologie attuali è dovuto alla diminuzione di batteri nel nostro ambiente il che avrebbe come conseguenza una eccessiva reattività del nostro sistema immunitario e lo sviluppo di malattie autoimmuni. Ma la causa di tutto questo sarebbe anche nel tipo di alimentazione dei paesi industrializzati: "La differenza sta nei nutrimenti: fibre, amido non raffinato e altre fonti vegetali, pochi grassi animali, ma soprattutto niente industria alimentare."

Stando a quanto sostenuto in alcuni studi una minore esposizione ai batteri sarebbe infatti all'origine delle allergie (hygiene hypothesis), ma sostenere che un'immissione indiscriminata e incontrollata di microrganismi per mezzo dei migranti sarebbe una misura salutare è un'azione al limite del sabotaggio delle iniziative di igiene e profilassi delle autorità sanitarie. Colpisce il fatto che nello stesso tempo in cui si paventa l'introduzione della vaccinazione obbligatoria si esalti l'infezione di massa: combattere i batteri endemici e celebrare quelli importati. Una bizzarra forma di razzismo microbico.

L'affermazione del prof. Cavalieri e la diffusione acritica fattane da alcuni media sono un esempio di informazione quantomeno avventata che abdica al diritto-dovere di critica per uniformarsi supinamente alle tendenze del politicamente corretto.

Da questa vicenda emerge che, in modo inversamente proporzionale a quanto avviene per il sistema immunitario, la diffusione di notizie "raffinate" e uniformate al politically correct sembra aver alterato la capacità critica dei giornalisti portando ad una mancanza di anticorpi e quindi di reazione verso le bufale.

I batteri migranti sono politicamente corretti


"L'arrivo dei migranti fa bene alla salute", così titolava la rivista LEFT il 10 maggio scorso, citando con conveniente tempestività un articolo pubblicato proprio lo stesso giorno dal quotidiano La Stampa col titolo "Sempre più allergici e malati. Ma a rafforzare i nostri bimbi saranno i microbi africani".

La tesi è di  Duccio Cavalieri, professore al dipartimento di Biologia dell'Università di Firenze, il quale sostiene che un gran numero di patologie attuali è dovuto alla diminuzione di batteri nel nostro ambiente il che avrebbe come conseguenza una eccessiva reattività del nostro sistema immunitario e lo sviluppo di malattie autoimmuni. Ma la causa di tutto questo sarebbe anche nel tipo di alimentazione dei paesi industrializzati: "La differenza sta nei nutrimenti: fibre, amido non raffinato e altre fonti vegetali, pochi grassi animali, ma soprattutto niente industria alimentare."

Stando a quanto sostenuto in alcuni studi una minore esposizione ai batteri sarebbe infatti all'origine delle allergie (hygiene hypothesis), ma sostenere che un'immissione indiscriminata e incontrollata di microrganismi per mezzo dei migranti sarebbe una misura salutare è un'azione al limite del sabotaggio delle iniziative di igiene e profilassi delle autorità sanitarie. Colpisce il fatto che nello stesso tempo in cui si paventa l'introduzione della vaccinazione obbligatoria si esalti l'infezione di massa: combattere i batteri endemici e celebrare quelli importati. Una bizzarra forma di razzismo microbico.

L'affermazione del prof. Cavalieri e la diffusione acritica fattane da alcuni media sono un esempio di informazione quantomeno avventata che abdica al diritto-dovere di critica per uniformarsi supinamente alle tendenze del politicamente corretto.

Da questa vicenda emerge che, in modo inversamente proporzionale a quanto avviene per il sistema immunitario, la diffusione di notizie "raffinate" e uniformate al politically correct sembra aver alterato la capacità critica dei giornalisti portando ad una mancanza di anticorpi e quindi di reazione verso le bufale.

lunedì 8 maggio 2017

Quel gran flop delle unioni civili. E Kelly ora è senza lavoro

Non c'è che dire. Decisamente un flop. Eppure  vista la battaglia politica per arrivare alla legge e la gran cassa dei media liberal pareva che milioni di gay uomini e donne, fossero già sull'uscio dei comuni a scimmiottar messa e benedir fedi. E invece, e invece pare che solo 2800, duemilaottocento, scrive Repubblica, pare abbiano bussato alle porte pubbliche per benedire unioni con compiacenti testimoni e sgargianti ospiti rigorosamente progressisti  e arcobaleno.
A parte il jobs act, di questo flop, di questa propaganda fatta ad arte legge, ore nessuno paga. Tranne noi, i soliti retrogradi medioevali e adoratori della legge familiare naturale: quella che crede ancora che la vera unione di fatto, sia fondata dall'unione di un uomo vero e di una donna vera, con la ciliegina, perché no, della discendenza.
Italica prole. Roba di altri tempi. ma vuoi mettere la prole messa al mondo da Kelly ? Madre non proprio naturale ma surrogata. E pentita.  
Adesso la sua missione è mettere in guardia le altre donne surrogate. Lo riporta il Corriere. E' stata solo una questione di soldi. Lo psicoterapeuta mi continuava a dire che in fondo, il mio, è un lavoro e che non devo  affezionarmi del risultato della mia produzione.  Come nell'ultima gravidanza richiesta da una coppia madrilena. I committenti volevano un maschio ed una femmina. Lei invece mette alla luce due maschi, La coppia richiedente non li vuole più e se ne disinteressa. E lei Kelly ora non sa darsi pace per quella produzione fuori mercato. Non sa darsi pace e se ne affeziona. Ci ripensa e piange. Piange e denuncia. E ora ? Chi difenderà il diritto  di una madre surrogata al ripensamento ?  

Antonello Cavallotto


Caro "titolista", non manipolare gli articoli

TPINEWS pubblica un articolo informativo intitolato: " Cos’è il nuovo gruppo parlamentare “Famiglia e Vita”, che vuole combattere contr...