lunedì 14 agosto 2017

Riconoscere le notizie sul web: corso di sopravvivenza

Decima parte

L'estate dei media in crisi: il servizio sul "Fatto Quotidiano"

E' con la notizia dal titolo "Bufale e iperbole: l'estate bollente dei media in crisi" che Marco Maroni sul Fatto Quotidiano del 13 agosto 2017 (a pagina 17) affronta il legame tra la stagione più calda e le notizie fake. "Quando non è 'boom' è 'emergenza' o 'psicosi'. Il livello di enfatizzazione delle notizie e il confezionamento di bufale d'estate raggiungono il loro climax – si legge nell'articolo - Intendiamoci, ogni giornale cerca di dare risalto alle notizie, di vendere la sua mercanzia sul bancone dell'edicola. Ma ormai, anche sui fatti più banali, è una gara a chi la spara più grossa. Solo che i lettori alla lunga si stufano. Come dimostrano i dati sulle vendite. Titolava ieri il Corriere della Sera: 'Vivremo un milione di anni in più grazie al vaccino anti-morbillo'. Nel testo quel che si capisce è che c'è una ricerca dell'università Bocconi (che si occupa d'economia) e della Fondazione Bruno Kessler (ente pubblico che si occupa di informatica, storia e sociologia) in cui si sono 'mescolati' dati demografici e poi 'grazie a modelli matematici' si è concluso che 'la vaccinazione anti-morbillo ha permesso agli italiani, come popolazione in generale, di guadagnare un milione di anni di vita'. Insomma il vaccino avrebbe salvato delle vite. Da lì al titolo, che lascia vagamente intravedere al lettore assonnato sotto l'ombrellone una specie di eternità, se non dell'individuo, almeno della specie, ci passa un certo disprezzo per il buon senso e per il lettore". 

"La salute fa sempre presa – prosegue l'articolo - A inizio agosto si leggevano titoli come: 'Caldo: rischio salute per 2/3 europei, entro 2100, boom decessi'. Il 'boom' dai 3 mila morti l'anno tra il 1981 e il 2010 ai 152 mila l'anno attesi per il periodo 2071-2100, sarebbe frutto di uno studio su dati relativi al periodo 1981-2010. Cioè si guarda alle catastrofi passate, si fa una proiezione sull'aumento della popolazione, si aggiunge un po' di surriscaldamento, et voilà: sarà boom di decessi. A inizio anno fu invece psicosi meningite. In Toscana il primo gennaio ci furono tre casi, meningococco C. La faccenda fu trattata media al solito e scattò la corsa al vaccino. Code negli ambulatori, sistema sanitario nazionale davvero in emergenza. Il ministero della Salute il 3 gennaio dovette pubblicare un comunicato: 'Al momento non esiste alcuna situazione epidemica, la circolazione dei germi che causano la malattia è nella norma'. La psicosi sanitaria ha del resto illustri precedenti. Tra il 2001 e il 2009 tre pandemie hanno colpito giornali e tg: la Bse, o 'mucca pazza', l'influenza aviaria e l'influenza suina. Per quest'ultima giova ricordare, insinuando nel lettore il morbo del sospetto che ci siano anche legami tra catastrofismo e interessi economici, che il governo Berlusconi fece una campagna di immunizzazione. Alla Novartis nel 2009 furono pagati 184 milioni per 10 milioni di vaccini. Presto però si capì che l'aviaria non differiva dagli altri virus influenzali e quindi meno di un milione di italiani si vaccinò. Ma i soldi alla Novartis andarono tutti. L'economia è un altro campo minato. 'Tra frodi e speculazioni è boom delle cripto valute', titolava ieri la redazione estiva del Sole 24 Ore. La massa di bitcoin, moneta virtuale, ha un valore di circa 45 miliardi di dollari: un ventesimo di Apple, un decimo di Amazon, e le frodi con la moneta digitale restano una faccenda trascurabile. L'11 agosto invece titolava: 'Borse, è boom dell'indice della paura'. Si tratta dell'indice della volatilità attesa sulla Borsa americana, era da mesi piatto, la crisi nord coreana l'ha, com'è normale, fatto salire. Un altro titolo di ieri è: 'Fisco, boom della rottamazione cartelle: atteso extra-gettito di 2 miliardi'. Ma è solo una previsione, ottimistica, dell'Agenzie delle Entrate. Negli ultimi 10 anni degli arretrati fiscali, 730 miliardi, si è riusciti a recuperare, condoni compresi, soltanto il 14%. Un colpo sicuro della titolazione è infine il 'boom' dei migranti. Anche se il fenomeno, indignazione per i costi umani a parte, andrebbe ridotto alle sue vere proporzioni. Le immigrazioni furono 534 mila nel 2008, l'anno record, nei primi sei mesi di quest'anno siamo a 85 mila".

Giampiero Valenza

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