giovedì 30 marzo 2017

E ci risiamo con i moniti dell'ONU. Gravidanza per tutti, gravidanza per altri


Strano mondo questo nostro. Una volta le femministe gridavano che l'utero era loro. Adesso che è di "altri", nessuna protesta enon passa settimana che un tribunale o un ente sovrannazionale ci spieghi cosa e come comportarci, in materia di costumi sessuali e morali, con il non troppo subliminale intento di farci uscire dalla barbarie medioevale in cui loro credono non si versi. legittimi. Dopo i giudici di Trieste, adesso è More solito, l'ONU che ci condanna chiedendoci di aprire alle coppie omosessuali al loro desiderio di avere figli confezionati.  In  pratica scardinare le ultime sacche di resistenza per "uniformarci" al pensiero unico dell'eone (mondo) .
Tale pressione è comundavvero inquietante. Segno che questo nostro paese, là dove è ancora possibile, ancora una certa parvenza di civiltà umanistica è rimasta. Ed è duro per le lobby gender, tale resistenza. La Cedaw, la Commissione Onu che vigila (ma vigila ?) contro le discriminazioni delle donne,  insiste. Abolizione universale della maternità surrogata e possibilità ai padri omosex di divenire genitori.  Genitori a tutti gli effetti anche se attraverso parto e poco importa se il contenitore è una donna extra  e il contenuto, un bambino,  un prodotto scelto nel fiorente mercato della surrogata.  Ma una commissione Onu che difenda le donne che non vogliono il bambino pre-fabbricato ?

Ac   

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Caro "titolista", non manipolare gli articoli

TPINEWS pubblica un articolo informativo intitolato: " Cos’è il nuovo gruppo parlamentare “Famiglia e Vita”, che vuole combattere contr...