lunedì 3 luglio 2017

Il caso Charlie Gard. Solo un twitter per l’“EU”tanasia d’Occidente !

Nel mio ultimo post ho scritto della "conversione" di Fräulein Merkel al matrimonio omosessuale inclusa l'adozione. Questo venerdì infatti il Parlamento tedesco ha approvato la parificazione tra matrimonio (che è solo eterosessuale) e 'unioni omosessuali', adozioni naturalmente comprese.

Un capriccio politico, quasi un peccato venale quello della Cancelliera se paragonato al verdetto norimberghiano di condanna a morte del piccolo Charlie Gard. Il bambino di appena un anno  di vita affetto da una rarissima malattia mitocondriale genetica e propter hoc doppiamente condannato. E dai giudici britannici e da quelli della sedicente 'Corte europea dei diritti umani'. e per fortuna che la Corte si chiama: dei diritti umani….  

Per Charlie i due organismi non hanno avuto pietas né dato nessuna chance. Anche se affetto da un malattia incurabile, Charlie aveva dimostrato una sopravvivenza insolitamente lunga. E quindi gli si poteva concedere almeno il tempo di cure straordinarie. Per poi, se futili, accompagnarlo palliativamente con amorevole dolcezza al sonno eterno da parte dei suoi genitori. Non certo strappandolo loro all'affetto.
Il finale è orrido. Per il suo stesso miglior interesse, best interest, Charlie doveva morire.  Strenuamente difeso dai suoi genitori e dai sociale pro-life, non certo dai media. Questi sì tardivi.    
Ah, povero Occidente. E da noi poi c'è chi loda il defunto Pannella e chi per Charlie ha prodotto solo un twitter. Un po' poco.

 

Antonello Cavallotto

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